In Store Marketing: 7 strategie per vendere prodotti instore

IN STORE MARKETING marketing punto vendita

Essere presenti in negozio non sempre basta per raggiungere gli obiettivi di fatturato desiderati!

Atmosfera, posizionamento e contesto incidono sulle tue probabilità di vendita. 

Grazie all’ in store marketing puoi controllare questi fattori, creare nuove opportunità e legare i consumatori al tuo brand creando un ciclo di benefici che impattano sul fatturato nel breve, medio e lungo periodo.

In questo articolo vediamo insieme come sbloccare il tuo potenziale e iniziare a vendere davvero!

In store marketing definizione

Iniziamo contestualizzando l’argomento: cos’è l’instore marketing?

L’in Store Marketing è un tipo di marketing che attrae l’attenzione del cliente mentre si trova all’interno del negozio.

Gli obiettivi della comunicazione in store sono di ingaggiare i clienti e convertirli in consumatori.

 

Nello specifico l’in-store marketing consente al tuo brand di:

  • promuovere un prodotto specifico;
  • educare clienti e prospect diffondendo la cultura del prodotto;
  • aumentare le vendite incrementando lo scontrino medio, facilitando acquisti di impulso e favorendo il cross selling;
  • costruire la “brand recognition” e aumentare la brand loyalty;
  • diminuire i tempi di attesa supportando il personale del negozio.
Grazie all’ instore marketing è possibile controllare la customer experience (l’esperienza del cliente), decidere come e quando il potenziale consumatore entra in contatto con il tuo brand e condurlo all’acquisto.

In store marketing strategy

Esistono 8 tipologie di azioni che si possono attivare in store per innescare il processo d’acquisto. 

Ogni tattica ha un obiettivo specifico: alcune lavorano sul contesto, altre sulla visibilità.

Prima di agire è importante comprendere quali di queste strategie sono adatte al tuo brand in base:

  • alla tipologia di prodotto o servizio che offri;
  • al punto vendita (distributore, GDO, GDS, Retail, negozio mono brand);
  • ai pain point;
  • alle buyer personas.
Vediamo nel dettaglio le tattiche e le “in store marketing best practice” per comporre la tua strategia!

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In store promotion

Le instore promotion sono la soluzione che cerchi se vuoi spingere sulla vendita di uno o più prodotti focus, presidiare il negozio in periodi ad alta pedonabilità (es festività, hot season) o lanciare un nuovo prodotto sul mercato.

Questa strategia di instore marketing è adatta a tutte le tipologie di prodotto o servizi venduto nella grande distribuzione, GDS, catene o retail multi brand (come per esempio farmacia, profumeria, negozi di elettronica, DIY..). 

Le in store promotions sono un approccio one to one che, grazie all’intervento di hostess, steward o promoter, agisce direttamente sul cliente finale, risolvendo problematiche quali indecisione, visibilità, lacune informative e il bisogno di una guida all’acquisto.

Il tuo brand, oltre a beneficiare di un aumento di visibilità e sell out nel breve periodo, innesca una serie di vantaggi tra cui:

  • incremento del sell in;
  • acquisizione di nuove quote di mercato;
  • fidelizzazione del cliente;
  • generazione di acquisti ciclici;
  • aumento dello scontrino medio;
  • la connessione tra strategia digital e in store;
  • aumento della brand awareness.

In store event marketing

Gli eventi in negozio sono una tattica in-store ad alto impatto emotivo, poiché coinvolgono il consumatore in una vera e propria esperienza di prodotto, senza spingere apertamente sulle vendita. 

L’evento instore può essere: 

  • un’occasione o una ricorrenza;
  • l’incontro con un esperto (field consultant);
  • un evento con testimonial o influencer (negozi monobrand);
  • la personalizzazione di un prodotto;

Per esempio Lindt, in occasione di San Valentino, ha ingaggiato delle Nail Artist per personalizzare il cuore del famoso “coniglietto di cioccolato”, con l’incisione del nome desiderato. 

Per un marchio con un database o una fanbase già consolidata, gli eventi possono essere targettizati in modo incredibilmente preciso.

In store Guerrilla Marketing

Se implementate correttamente, queste campagne hanno grande portata e impatto.

Con guerrilla marketing si intende un’azione di pubblicizzazione del prodotto inusuale, realizzata attraverso l’esaltazione di un’idea di comunicazione creativa che sorprende il pubblico.

Adatta a tutte le tipologie di negozio, generalmente prevede l’allestimento di un’area dedicata al brand.

Per realizzarla il brand deve:

  • pianificare un allestimento creativo e inusuale;
  • individuare un fattore sorpresa;
  • controllare che il punto vendita abbia spazi adatti alla realizzazione del progetto.
L’iniziativa ha impatto su clienti attratti dalla parte visual del brand.
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fonte immagine "www.boredpanda.com"

Field merchandising

Se il cliente non trova il tuo prodotto a scaffale, perdi fatturato. 

Sembra un concetto banale eppure spesso dato per scontato. 

Il field merchandising garantisce reperibilità e visibilità in store (in tutte le tipologie di negozio), gestendo posizionamento e assortimento del prodotto.

Grazie all’ in store marketing merchandiser puoi:

  • evitare buchi espositivi a scaffale per mancato restock;
  • portare in primo piano prodotti ad alta rotazione;
  • controllare le giacenze evitando rotture di stock;
  • posizionare il prodotti e materiali secondo le linee guida aziendali, gestendo scadenze, promozioni, push e focus di prodotto.
Questa iniziativa di in store marketing agisce sui clienti frettolosi, abitudinari che effettuano acquisti in autonomia.
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In store displays marketing

L’instore displays marketing è la strategia che ti aiuta:

  • a differenziare il tuo prodotto rispetto ai competitor all’interno di negozi della grande distribuzione, GDS o retail specializzati;
  • a focalizzare l’attenzione su un particolare prodotto di punta in boutique o nei negozi monobrand. 

Gli espositori fanno letteralmente emergere il tuo prodotto garantendoti una visibilità extra

Esistono diverse tipologie di dislpalys, ognuno adatto ad una determinata categoria di prodotto e strategia.  

Le principali categorie di espositori sono:

  • window displays;
  • standalone displays;
  • display digitali;
  • shelving displays.
La presenza di materiali pop spesso è legata al concetto di “differenza” e attrae l’attenzione del cliente alla ricerca di promozioni, novità o prodotti di nicchia.

Digital in store marketing

Il digital marketing non è applicabile sono all’e-commerce.

Puoi sfruttare alcune iniziative come il proximity marketing in store, per aumentare la pedonabilità del tuo negozio o attrarre l’attenzione su una determinata promozione in store. 

Il marketing di prossimità è una tattica di in store advertising che consente di indirizzare contenuti pubblicitari ai consumatori in base alla loro specifica posizione

Per esempio puoi informare il potenziale cliente che sta passando di fronte al tuo negozio o davanti al supermercato che nel punto vendita è in atto una promozione speciale o un evento.

Il marketing di prossimità agisce tramite tecnologie come beacon Bluetooth, Wi-Fi, geofencing, Near Field Communication (NFC) e codici QR. 

Experiential marketing

L’experiential marketing è la tattica di in store marketing che genera touchpoint legati all’esperienza in negozio.

Il brand, infatti, non è solo prodotto e posizionamento. 

Ci sono altri fattori che contribuiscono a generare la “customer experiece”, impattando sul tuo sell out.

Attraverso il marketing esperienziale ingaggi i clienti cinestetici, ovvero la categoria di consumatori che basano le proprie scelte (anche inconsapevolmente) sulle emozioni. 

Diventano per esempio dei touchpoint:

  • allestimento: la creazione di aree esperienziali immersive e interattive generano una product experience memorabile.
  • l’atmosfera: illuminazione, musica, colori e profumi. Ognuno di questi elementi contribuisce a creare la brand identity di negozi monobrand;
comunicazione prodotto punto vendita In Store Marketing

In store marketing trends

Le tecnologie e il digital hanno sviluppato nuove dinamiche e processi d’acquisto, dando vita alla “phygital strategy”. 

Chi sceglie di acquistare online spesso utilizza il negozio come showroom. 

Al contrario chi acquista in store, di frequente cerca informazioni preventive online per concludere la vendita in negozio dove può toccare con mano il prodotto o cercare conferme circa le caratteristiche.

Questo processo ha evidenziato la centralità del punto vendita.

Il digital infatti, a discapito di quanto si credesse, non ha sostituito l’in store marketing, ma ha arricchito e frammentato ulteriormente il customer journey.

Per raggiungere gli obiettivi di fatturato ogni brand deve individuare il marketing mix più adatto al proprio prodotto includendo sia il digital che l’in store marketing.

Il trend del marketing in store è proprio quello di creare coerenza comunicativa e raccogliere dati instore per alimentare un’unica strategia: “il Phygital Marketing”. 

E tu, stai sfruttando il potenziale delle iniziative in store? Hai una strategia unica e coerente?

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